Molto ho atteso per decidermi a provare a sensibilizzare gli italiani sulla morte annunciata ed ora ormai imminente dell' Arte musicale Italiana. Troppo!
Pochi contribuiranno a questo blog,lo so,ma io ho il dovere di provarci. Un dovere prima di tutto verso i miei due figli che , oggi a nove e dodici anni hanno dovuto lasciare la loro patria per poter sperare in un futuro nella arte dei miei padri : la musica classica. Dovere nei confronti di mio nonno che pianse quando fu costretto a prendere la tessera del sindacato fascista per poter continuare a suonare in Arena invece di poter emigrare in America come il suo Direttore Toscanini. Dovere nei confronti dei miei Maestri, dei mei allievi e di tutti quei ragazzi che mai inizieranno a suonare l'arte dei loro padri e dei padri dei loro padri. Dovere nei mei confronti perche' troppo ho sofferto e sono stato umiliato in questi anni da politici di destra e sinistra, da concittadini che di polis e civitatis sanno poco niente e da colleghi che di dignita' ed impegno sociale sanno ancor meno. Dovere, soprattuto, per i nostri passati artisti che ci hanno lasciato un patrimonio immenso che siamo riusciti a dilapidare in modo ormai irrecuperabile. Questo blog avra' de j' accuse molto forti, delle citazioni e delle storie, delle cronache internazionali e degli appelli, ma soprattuto avra' la forza di tracciare una storia che qualcuno prima o poi sapra' e vorra' registrare e quindi passera' ai posteri la consapevolezza che non tutti tacquero, non tutti!
Chiudo questo capitolo iniziale con le parole del sommo poeta che esprimono oggi come secoli fa' la natura della nostra penisola
E se licito m'è, o sommo Giove
che fosti in terra per noi crucifisso,
son li giusti occhi tuoi rivolti altrove?
O è preparazion che ne l'abisso
del tuo consiglio fai per alcun bene
in tutto de l'accorger nostro scisso?
Ché le città d'Italia tutte piene
son di tiranni, e un Marcel diventa
ogne villan che parteggiando viene.
"Il Guiscardo" 17 Agosto 2010
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